Percorso

Museo Etnografico

   

Il Museo etnografico si trova nel centro del paese, lungo il percorso che collega la basilica di Sant'Antioco al Museo archeologico e all'area del tophet. Sono esposti gli oggetti che testimoniano gli usi e i costumi dell'isola, soprattutto in relazione alla lavorazione della palma nana e del bisso, e alle modalità di colorazione naturale dei tessuti. La lavorazione del bisso costituisce un'importante peculiarità. È un filamento prodotto dalla nacchera, scientificamente denominata "Pinna nobilis", dalla quale si ricava un prezioso filato utilizzato per guanti, sciarpe e altri capi di abbigliamento pregiati. Sono documentate le difficili tecniche di lavorazione del bisso e le attrezzature necessarie, che sono state esposte anche ad una mostra temporanea organizzata dal museo naturalistico di Basilea. Nel museo sono raccolti gli strumenti per la panificazione (in particolare si illustra il pane votivo offerto al Santo Patrono Sant'Antioco), per la lavorazione del formaggio, per la coltivazione della vite e per la vinificazione, per il lavoro nei campi (aratro in legno e diversi tipi di attrezzi per il dissodamento del terreno), per le attività del falegname, del mastro bottaio e del maniscalco. Sono inoltre presenti nel cortile diversi tipi di carretti sardi: carro a buoi, carretto per asino e cavallo. Perché è importante visitarlo? Per avere un quadro delle originali lavorazioni e attività che si svolgevano nell'isola. Esiste un servizio di visita guidata compreso nel prezzo del biglietto. Sono previsti un percorso didattico per bambini e percorsi per non vedenti. È possibile effettuare visite guidate a tema per le scolaresche. Argomenti specifici legati alla cultura contadina vengono divulgati invitando talvolta gli anziani a far conoscere ai ragazzi particolari momenti di una cultura ormai desueta. Non esistono barriere architettoniche.